Il Metodo dell'AUTO-AIUTO
L’OMS definisce il Metodo di AUTO-AIUTO l’insieme di tutte le misure adottate da Volontari formati per promuovere, mantenere o recuperare la salute, intesa come completo benessere fisico, psicologico e sociale di una comunità.
I Gruppi di AUTO-AIUTO sono composti da persone che condividono esperienze simili e sono condotti da facilitatori formati da psicologi, psichiatri ed esperti di comunicazione. Gli incontri si svolgono in un ambiente sicuro e riservato, basato sull’ascolto, il rispetto reciproco e la libertà di espressione.
"L'AUTO-AIUTO è una filosofia di cura centrata sulla persona, che valorizza le risorse interiori e la forza del gruppo come motore di cambiamento."
Un nuovo approccio integrato
L’AUTO-AIUTO rappresenta un modello innovativo di assistenza sociale e sanitaria, che integra le terapie tradizionali senza sostituirle. È un valido complemento terapeutico, utile ad accelerare il percorso clinico e a sostenere chi vive una condizione di fragilità psichica nel lungo periodo.
Grazie a gruppi strutturati e a momenti di confronto, le persone possono:
sentirsi accolte e non giudicate,
riconoscersi in vissuti comuni,
rafforzare le proprie risorse personali,
migliorare la gestione della malattia e la qualità della vita.
Gli obiettivi dell'auto-aiuto
Attraverso il confronto, l’ascolto reciproco e il sostegno tra pari, il Metodo dell’AUTO-AIUTO offre strumenti preziosi per affrontare il disagio psichico in modo attivo e consapevole. Chi partecipa ai gruppi non è solo destinatario di aiuto, ma anche protagonista del proprio percorso di benessere.
Ecco quattro benefici fondamentali che l’auto-aiuto può offrire:


Consapevolezza
Favorire la consapevolezza della propria condizione

Gestione
Migliorare le competenze di gestione del disagio

Supporto
Creare reti di supporto non istituzionali

Benessere
Promuove il benessere personale e relazionale
Sostienici con una donazione, per un sostegno alla persona continuo e integrato
Un valido strumento di prevenzione
L’AUTO-AIUTO è anche uno strumento di prevenzione secondaria, in quanto:
-
combatte l’isolamento sociale,
-
contrasta lo stigma e i pregiudizi legati alla salute mentale,
-
stimola la partecipazione attiva alla propria cura,
-
rafforza il senso di appartenenza e la fiducia nel gruppo.
